Il progetto fotografico “La finestra dell’angelo – i luoghi dove
nasce l’arte” si sviluppa intorno
all’idea di narrare e descrivere, attraverso molteplici traiettorie visive, lo
studio dell’artista quale spazio dove germinano le idee e prende forma, come per
un sortilegio, l’ opere d’arte. Lo studio è Il luogo dove l’artista non solo
esercita la sua professione e pone in essere ingegno , creatività e intuizione,
ma metaforicamente diventa il luogo dove si svolge il rito magico per
eccellenza, dove la materia grezza
trasmutata viene elevata a concetto e significato, uno spazio sospeso tra il
mondo reale e la dimensione metafisica, ove il pensiero razionale e il mondo
immaginifico si materializzano. Lo studio dell’artista ha certamente una
connotazione fisica, una sua particolare fisionomia, un suo carattere, talvolta connotato anche da forti valenze
estetiche, ma soprattutto si rivela quale
espressione palese della personalità del suo fruitore. Può apparire, da
un osservazione sommaria, un contenitore organizzato o caotico di oggetti,
strumenti di lavoro, di frammenti di ricordi, di segni, di esperienze che
riconducono comunque sempre alla dimensione eterea del pensiero. Lo studio è un palcoscenico segreto e nascosto, dove
l’artista, attraverso i suoi mezzi espressivi, mettere in scena “la grande
opera” .
“La
finestra dell’angelo”,titolo ispirato da un opera letteraria dello scrittore
Gustav Meyrink, è un suggestivo
viaggio per immagini teso a svelare i segreti di luoghi avvolti da un
irresistibile fascino misterico, non di
rado inaccessibili e inviolabili come l’antro di un alchimista.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina